Il 9 ottobre la gita sociale con visita all’Art Museum di Cà la Ghironda e a Villa Albergati

La Società per il Palazzo Ducale propone una visita a Cà la Ghironda Art Museum di Zola Predosa, nell’hinterland bolognese, 10 chilometri dopo la città emiliana; ci accompagnerà nella visita una guida interna al Museo. Alla fine della mattinata ci trasferiremo al vicino Ristorante Giocondo per una piacevole pausa-pranzo. Al pomeriggio – accompagnati da una guida qualificata – visiteremo Villa Albergati, maestosa residenza di campagna nei pressi di Zola, importante e originale opera di età barocca. 

Partenza con pullman Apam GT Lusso alle ore 8.00 da Piazza Cavallotti e da Viale Montegrappa (piscine). Prenotazioni entro il 30 settembre. Indispensabile il Green-Pass. Quota: euro 75 (comprensiva di pullman, ingressi, guide e pranzo). Prenotazioni e informazioni: cell. 347 4011521 (Sandro); cell. 335 623 8822 (Adriana); segreteria@societapalazzoducalemantova.com

Cà la Gironda

Una più ampia e completa descrizione a pagina 4 de La Reggia n. 3, Settembre 2021, in corso di distribuzione
Ca’ la Ghironda nasce spontaneamente dall’amore per la vita e dall’emozione per il segno, il colore e la materia. All’epoca, fino alla metà degli anni ’80, il territorio su cui sorge era un compendio agricolo, con solo due grandi pioppi e una rada vegetazione. Era, Ca’ la Ghironda, un’area dedita esclusivamente all’agricoltura e condotta con modalità artigianali, da tempo quasi abbandonata. Dopo un virtuoso e passionale intervento artistico di Francesco Martani durato circa venticinque anni – espresso sul parco (vegetazione e sculture) e sul progetto estetico della struttura museale – il concetto “Land” di Cà la Ghironda è opera d’arte, una realizzazione concettuale in continua rappresentazione estetica polimaterica, contenitore di “contenuto dell’arte e la natura”. Nel tempo, Cà la Ghironda si è andata via via ad attivare nella funzione di Modern Art Museum o, meglio ancora, nella più articolata e trasversale veste di Villaggio per l’Arte: una completa e spettacolare area museale “per la promozione e la diffusione dell’arte e della cultura” composta da un parco di sculture en plein air, un giardino botanico di flora naturalizzata e autoctona (con oltre 25.000 piante), un avveniristico spazio espositivo, un attrezzato centro congressi contemporaneo, un laboratorio e uno spazio operativo per le attività artistiche, le arti visive, le scuole, le famiglie e l’infanzia, oltre a costituire, con lo splendido scenario boschivo e la collina, un rifugio spontaneo e ideale per la fauna locale (ghiri, talpe, caprioli, scoiattoli, ricci, fagiani, e tanti, tanti altri animali). Ca’ la Ghironda, col passare degli anni, si è strutturata per diventare un luogo aperto al pubblico e si presenta oggi come opera d’arte e museo ma anche come luogo di soggiorno e di relax “nell’arte e nella natura” per brevi o lunghi periodi. Tutto questo, grazie alla possibilità di usufruire dei nuovi servizi annessi (il Ghironda Resort e il Ristorante Giocondo) e delle proposte artistiche ed espressive, congressuali e laboratoriali realizzate dalla sezione didattica e dalla sezione “eventi” del museo.

Villa Albergati

La progettazione del palazzo fu affidata all’architetto Bonifacio Socchi ed a Gian Giacomo Monti, giovane scenografo, esponente di una tradizione bolognese per il gusto ornamentale e stupefacenti effetti illusionistici. I lavori per la costruzione iniziarono nel 1659 e si protrassero per una trentina d’anni. L’edificio colpisce per l’insolito contrasto tra l’austerità dell’esterno e la spazialità barocca dell’interno. Fin dai primi anni le sue grandi sale furono utilizzate da Francesco Albergati Capacelli come teatro per musica e prosa; anche Carlo Goldoni scrisse sei commedie per il teatro della villa. Ne aumenta il fascino il giardino-campagna che lo circonda.